ANAGRAFE ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO
Perché iscriversi
Ci si deve iscrivere all’Aire se si intende spostare la propria residenza all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi, oppure se si è cittadini italiani nati e residenti all’estero.
Molti dei nuovi “expat” non si iscrivono perché non sanno se e quanto rimarranno all’estero, né se l’estero sarà sempre lo stesso paese oppure perché hanno paura di perdere l’assistenza sanitaria.
Iscriversi all’AIRE oltre ad essere un obbligo di legge è un atto di cittadinanza attiva nei confronti dell’Italia, del paese di accoglienza e dei milioni di italiani residenti all’estero. E’ indolore e reversibile.
Non iscriversi vuol dire “far finta” di essere ancora residenti in Italia e pesare quindi sui contribuenti italiani per servizi di cui non usufruiamo, per esempio il dottore: al contrario della Francia in cui il medico generico è retribuito a consultazione, in Italia i dottori sono retribuiti in base al numero di pazienti, quindi anche quelli che non usano il suo ambulatorio perché residenti altrove.
Non iscriversi vuol dire falsare le statistiche degli italiani all’estero: il peso politico e democratico di quello che potrebbe essere paragonato ad una regione come la Sicilia, ne risulta sminuito. Significa anche che leggi, rappresentanze consolari e servizi non corrispondono alla realtà numerica in quanto non viene preso in considerazione tutto il “sommerso”.
Non iscriversi vuol dire rinunciare al voto e di conseguenza alla cittadinanza attiva.
Come ci si iscrive
Non è richiesta la presenza del dichiarante, l’iscrizione si può fare via posta o mail al Consolato di riferimento fornendo i documenti seguenti:
1) L’apposito formulario, scaricabile dal sito del Consolato debitamente compilato e sottoscritto
2) La fotocopia del passaporto e/o della carta d’identità italiana o di un altro documento d’identità di un altro paese dell’Unione Europea
3) documento comprovante la residenza nella nostra circoscrizione consolare
Il Consolato, dopo aver verificato la validità dei documenti ricevuti, provvederà ad inserire i dati nell’anagrafe consolare e a darne comunicazione al Comune italiano di ultima residenza dell’interessato. E’ cura del Comune italiano notificare direttamente agli interessati l’avvenuta iscrizione nei registri AIRE.
Se cambiate paese, sempre all’estero, basta comunicare al nuovo Consolato di riferimento la “variazione di indirizzo”. In caso di ritorno in Italia, basterà comunicare al proprio Comune il cambio di residenza e si verrà cancellati dall’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero.
Cosa cambia
Assistenza sanitaria
Si passa da uno stato giuridico ad un altro: in Francia si può accedere all’Assurance maladie francese.
I cittadini italiani Aire che rientrano temporaneamente in Italia possono ricevere l’assistenza sanitaria gratuita da parte del Servizio sanitario nazionale autocertificando il proprio status di emigrante. Si tratta di assistenza limitata alle prestazioni ospedaliere urgenti, non cure programmate, e per un periodo massimo di 90 giorni. In compenso facendo la richiesta della Carte Vitale europea avrete comunque diritto a tutta l’assistenza necessaria.
Un caso particolare sono i lavoratori in distacco e pensionati
Si mantiene copertura sanitaria a carico dello Stato italiano alle stesse condizioni dei cittadini francesi (in questo caso bisogna richiedere alla Asl il modello S1).
Non solo. In caso di rientro temporaneo, il lavoratore in distacco ha diritto all’assistenza sanitaria da parte della Asl di ultima dimora. Il lavoratore ha diritto a tutte le prestazioni previste nei livelli essenziali di assistenza garantite ai cittadini in Italia, ad eccezione del medico di fiducia, che viene sospeso al momento del rilascio del modello per l’assistenza all’estero per soggiorni all’estero superiori a 30 giorni.
Tasse e dichiarazione dei redditi
Residenza e domicilio fiscale sono diversi. Si può essere iscritti all’AIRE ed essere fiscalmente residenti in Italia. In questo caso il domicilio è nel Comune italiano in cui hanno prodotto reddito (se sono coinvolti più comuni nel Comune in cui hanno prodotto il reddito più alto).
L’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, è pagata dagli iscritti all’Aire qualora si possiedano, in Italia, redditi in denaro o in natura di tipo fondiario (derivanti da terreni o fabbricati), capitale (interessi, dividenti, rendite), lavoro dipendente (compresa la pensione), lavoro autonomo, impresa. Ma anche in caso di lavoro occasionale, affitto di terreni per uso non agricolo e plusvalenze. E comunque solo in caso tali redditi siano stati prodotti in Italia.
Dal 2014 gli iscritti Aire che possiedono una casa in Italia pagano l’Imu con aliquota ordinaria dell’8,9 per mille e non più, come prima, con l’aliquota agevolata destinata alla prima casa o abitazione principale. Dal 2014, infatti, le abitazioni possedute in Italia dagli iscritti AIRE non sono più assimilabili ad abitazione principale (legge 80/2014). Dal 2015 solo i pensionati di diritto italiano potranno assimilare un immobile posseduto in Italia ad abitazione principale purché non sia affittato o concesso i comodato d’uso. Se l’immobile non è concesso in locazione, gli iscritti Aire pagano anche la tassa sui rifiuti solidi urbani.
È prevista la tassazione esclusiva nel Paese estero di residenza del percettore solo in presenza delle seguenti condizioni:
– nel caso in cui il lavoratore residente all’estero presti la sua attività in Italia per meno di 183 giorni;
– le remunerazioni siano pagate da un datore di lavoro privato residente all’estero;
– l’onere non sia sostenuto da una stabile organizzazione o base fissa che il datore di lavoro ha in Italia.
Rinnovo documenti
L’iscrizione all’Aire permette di ottenere presso le rappresentanze consolari all’estero il rilascio o il rinnovo dei documenti d’identità, di viaggio e di certificazioni.
Fonte: Vita da expat: mi iscrivo o no all’Aire?
Il voto all’estero
Elezioni Parlamento italiano e referendum
In occasione delle elezioni politiche o di referendum abrogativi o costituzionali, i cittadini iscritti all’Aire possono votare per corrispondenza presso la propria abitazione di residenza all’estero. Per il rinnovo del Parlamento italiano è stata istituita l’apposita Circoscrizione Estero per l’elezione di 6 senatori e 12 deputati. L’elettore riceve dal Consolato un plico con le schede elettorali e una busta affrancata. Dopo aver votato, occorre rispedire le schede al Consolato.
Elezioni Parlamento europeo
Gli elettori residenti nell’Unione europea possono scegliere di votare per il Parlamento europeo sia nel Paese estero di residenza che in Italia, recandosi presso il seggio elettorale del comune di iscrizione Aire.
Elezioni comunali, provinciali, regionali
In questo tipo di consultazioni, per esercitare il proprio diritto al voto i residenti all’estero devono rientrare in Italia e recarsi nel comune di iscrizione Aire, presentandosi al seggio elettorale muniti di documento d’identità e tessera elettorale.
Elezioni Comites et C.G.I.E.